Fiammetta Lucattini
- 21/10/2012 09:44:00
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Ringraziando come sempre Cristiana per lacutezza dei suoi commenti, vorrei salutarti, caro Andrea, e forse darti una piccola delusione. Tu hai voluto interpretare i miei versi in chiave politica e ne sei totalmente libero ma francamente il fine era di natura ironico-affettiva. Quando scrivo circa lavvilente scenario politico non mi servo di metafore ma vado al bersaglio. Circa la questione su chi abbia venduto lItalia, molti hanno concorso a questo scempio non solo Lama e Napolitano che forse si è rivelato meno indegno di altri paludati di moralità. Come sempre, però, rispetto il giudizio degli altri, quindi anche il tuo. Un saluto.
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Andrea Piccinelli
- 19/10/2012 16:51:00
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Fantastica! Poiché ogni grande poesia (come questa) si presta a molteplici interpretazioni, mi permetto di propendere per una lettura in chiave politica. La vorrei quindi dedicare a Luciano Lama, Giorgio Napolitano e a tutti i loro virtuosi figliocci i quali, desiderosi di tramandare ai posteri un Grande Sogno fatto di parole alate, hanno svenduto lItalia al capitalismo finanziario internazionale, smantellando uno degli apparati industriali più solidi del Mondo, e gettato le basi per la totale erosione dei diritti fondamentali dei cittadini. Ma questa, è Storia di oggi... P.S.: ogni riferimento a coloro che, per scarsa lungimiranza (alcuni), malafede (molti) o pavidità (moltissimi), non si opposero allingresso del nostro Paese in un sistema di cambi fissi (SME), poi sfociato nellesiziale Euro, causa REALE della crisi che stiamo vivendo, è puramente voluto.
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